Fattori terapeutici
Processi terapeutici e funzioni mentali
I fattori terapeutici dello Scenodramma sono stati studiati attraverso un riferimento esplicito a ciò che Anzieu chiama isomorfia tra il funzionamento psichico del gruppo e a formazione della gruppalità interna della psiche dell’individuo.
Il principale processo terapeutico che anima lo Scenodramma è un processo mentale di integrazione ed interconnessione metaforizzante fondato sulle funzioni psichiche gruppali simbolo- e mito-poietiche. Lo spazio mentale che tale dispositivo attiva può così essere rappresentato da una matrice dinamica costituita da nodi e legami che connettono e differenziano (attraverso la costruzione di confini e frontiere) gli spazi privati personali intrapsichici ed intersoggettivi, e gli spazi collettivi, istituzionali e sociali. Tale differenziazione riguarda anche le funzioni mentali di tuti i partecipanti: di terapeuti e pazienti, così come eventualmente di familiari, insegnanti o operatori di Servizi comunitari.
Il gioco, la parola e lo sguardo di tutti i partecipanti permettono l’accesso alla reciprocità, alla risonanza ed al rispecchiamento, ma anche l’iscrizione delle scene, delle drammatizzazioni e delle narrazioni nel processo associativo gruppale, attraverso l’organizzazione di interpretazioni indirette sul pensiero, sulla mentalità e sulla cultura del gruppo. Il dispositivo dello Scenodramma struttura infatti lo spazio fisico dentro ed intorno al tavolino, così come quello mentale costituito dalle relazioni tra i partecipanti al gruppo, come una organizzazione di ruoli e funzioni regolata da specifiche modalità operative ed altrettanto specifici materiali di lavoro.