La processualità
Processi gruppali e dinamiche psichiche
Ciascun partecipante crea sul proprio territorio personale, una propria scena servendosi degli oggetti a sua disposizione, che successivamente presenterà, articolandola in una storia che narrerà al gruppo e che poi drammatizzerà giocandola attraverso l’identificazione con i personaggi che la compongono. Durante la specifica fase del gioco, i partecipanti al gruppo possono interagire tra loro soltanto indirettamente, dando cioè voce e movimento ai personaggi delle proprie scene, i quali si incontreranno e daranno vita agli scambi ed agli accadimenti previsti dalle scene personali di provenienza, ma anche imprevisti nel gioco collettivo che attraversa i territori ed alimenta la psicodinamica gruppale. Il lavoro psicoterapeutico si esplica così in un giocare assieme con delle scene inventate dal gruppo (bambini e terapeuti), attraverso l’immaginazione (scene, racconti e drammatizzazioni), per sostenere lo sviluppo emotivo tanto degli individui quanto del gruppo.
Sostenere e facilitare lo sviluppo delle funzioni mentali individuali e gruppali rappresenta l’obiettivo terapeutico di fondo dello Scenodramma, rispetto al quale è possibile riconoscere il valore dei suoi principali fattori terapeutici.