Profilo scientifico del dispositivo dello Scenodramma
Utenza elettiva, servizi, indicazioni e fattori terapeutici specifici
I bambini cui è specificamente indirizzato lo Scenodramma presentano quadri sintomatologici caratterizzati da ritardo nello sviluppo (o una disorganizzazione) del pensiero simbolico-verbale e della competenza comunicativa pragmatico-narrativa, soprattutto se esitati da eventi traumatici, anche cumulativi, transgenerazionali e transculturali. L’utenza elettiva è rappresentata da bambini dell’età della scuola materna e dei primi anni della scuola elementare (4-8 anni), con grave patologia mentale e/o in condizioni di grave disagio socio-familiare e socio-culturale, legate agli effetti di profonde cesure nei legami generazionali, nella trasmissione transgenerazionale e nella differenziazione culturale, oppure collegate ad una grave disorganizzazione della matrice intersoggettiva di base che struttura la vita psichica personale, familiare e comunitaria dell’essere umano.
In Francia, nei contesti sanitari istituzionali in cui è stata con il passare del tempo utilizzata e sviluppata, questa terapia è indirizzata anche a bambini e ragazzini più grandi. Nei servizi terapeutici ambulatoriali è stata indirizzata a bambini c.d. iperattivi e con delle difficoltà specifiche di attenzione e concentrazione (che disturbano il loro sviluppo cognitivo) così come a bambini con una più generale instabilità motoria e relazionale (che disturba profondamente la loro socializzazione) o a ragazzini che soffrono d’inibizione severa, chiusura relazionale ed adolescenti con ritiro schizoide o che presentano delle difficoltà di comunicazione e di sviluppo del linguaggio dovuto a fattori evolutivi sia specifici che aspecifici.
Il principale fattore terapeutico dello Scenodramma è rappresentato dalla co-costruzione di un nuovo contesto sociale che sviluppa al suo interno un campo mentale gruppale specifico, in grado di integrare ed interconnettere le risorse e le parti psichiche di tutti i partecipanti. Lo spazio mentale che tale dispositivo attiva si presenta così come uno spazio “contenitore” di regole ed oggetti propri, ma anche “contenente” in sé rappresentazioni del tempo e dello spazio, permettendo ai suoi partecipanti di rappresentarsi il trascorrere del tempo e di iscrivere la loro l’esperienza soggettiva in una storia multipersonale. Obiettivo principale di questo dispositivo è infatti quello di svolgere una funzione interpretativa indiretta sugli avvenimenti drammatizzati in gruppo, attraverso la simbolizzazione degli eventi psichici in essi rappresentati e l’interconnessione di tempi-spazi soggettivi, familiari e sociali.